Nate negli anni Trenta come privilegio dei divi di Hollywood che le applicavano prima del Ciak, oggi le faccette dentali rappresentano una delle soluzioni dell’estetica del sorriso fra le più richieste nel settore dell’odontoiatria moderna.
L’invenzione si deve al Dott. Charles Pincus di Beverly Hills, ma fino a non molti anni fa nient’altro erano che delle semplici mascherine in resina acrilica dalla resa estetica non proprio ottimale, per non parlare della durata, fissata a malapena a qualche ora. L’adesione di questi prototipi era affidata a polveri per dentiere, di conseguenza questa tecnica aveva lo scopo di modificare solo temporaneamente l’aspetto estetico senza dunque nessun presupposto funzionale. La vera rivoluzione è avvenuta soltanto negli anni Settanta, con la prima generazione di adesivi smalto-dentinali che hanno permesso di utilizzare le faccette dentali come restauro estetico e funzionale permanente. Nacquero quindi le faccette in ceramica, seguite più tardi da quelle in resine composite.
Esiste una notevole differenza tra materiali ceramici e materiali compositi: questi ultimi sono più fragili e durano meno, inoltre tendono ad ingiallire perché sono permeabili all’acqua e quindi assorbono i composti disciolti nella saliva. Per la faodontoiatria-esteticabbricazione di faccette nei nostri studi vengono infatti utilizzate esclusivamente ceramiche; i materiali compositi rimangono invece materiali eccellenti per altre realizzazioni.
Le faccette sono sottili gusci in ceramica creati dal laboratorio odontotecnico su precise istruzioni dell’odontoiatra: dopo uno studio accurato del sorriso e del viso del paziente, vengono creati modelli di prova (mock-up) che permettono di simulare il risultato finale direttamente in bocca; in questa fase il paziente può verificare che tale risultato sia di suo gradimento e, se lo desidera, decidere insieme all’odontoiatra alcune correzioni.
Successivamente si procede alla preparazione (limatura) dei denti, la quale è molto più conservativa (a volte nulla) rispetto a quanto viene attuato per l’applicazione di corone protesiche. Si procede alla rilevazione di un’impronta di precisione, sulla quale il tecnico costruirà le faccette in ceramica definitive, aventi le caratteristiche decise col paziente. Le faccette verranno, nella seduta successiva, cementate adesivamente ai denti precedentemente preparati. Tra la fase di rilevamento dell’impronta e la cementazione definitiva il paziente porta provvisori.
L’odontoiatra può consigliare l’applicazione di faccette dentali nei seguenti casi:
• Denti con alterazioni dello smalto: in caso di amelogenesi imperfecta le faccette dentali possono rivelarsi il trattamento di elezione per migliorare l’aspetto degli elementi dentali.
• Denti pigmentati: denti con pigmentazione intrinseca o da farmaci.
• Malposizioni dentali: entro certi limiti, le faccette possono essere un’alternativa agli apparecchi in pazienti che, per vari motivi, non vogliono affrontare il trattamento ortodontico.
• Denti separati da diastema: le faccette possono chiudere piccoli spazi tra i denti (diastemi). Occorre precisare che le dimensioni dei diastemi devono essere contenute per non rischiare di ingrandire eccessivamente i denti.
• Denti usurati.
• Denti resistenti alle tecniche di sbiancamento.
• Alterazione di forma.
• Ricostruzioni estese: in questi casi una ricostruzione diretta potrebbe non essere ottimale per ripristinare l’estetica del elemento dentale.
Le faccette dentali non sono indicate per tutti i pazienti. Un attenta selezione dei casi è necessaria per assicurare il successo del trattamento. Devono assicurare un’estetica ottimale, una lunga durata nel tempo senza discolorazioni e fratture e un’armonia, anche funzionale, con gli altri denti e il viso del paziente.
La permanenza in sede delle faccette è assicurata dall’adesione che la ceramica stabilisce con lo smalto residuo dei denti preparati, mediante l’utilizzo di specifiche tecniche adesive. Se il dente ha un quantitativo di smalto residuo troppo esiguo o addirittura nullo, la stabilità dell’adesione delle faccette può essere ridotta nel tempo.
Altre controindicazioni sono:
• Denti soggetti a grave trauma occlusale: ad esempio nei soggetti con bruxismo o parafunzioni, nonché incisivi testa-a-testa.
• Dente con struttura coronale poco estesa: denti piccoli e/o rotti.
Come ogni tecnica restaurativa anche le faccette dentali presentano vantaggi e svantaggi:
Vantaggi
• Grande resistenza all’usura e al cambiamento di colore
• Forza di adesione considerevole: il distacco di una faccetta correttamente cementata è un evento assai raro.
• Resistenza alla frattura: recenti studi dimostrano che le faccette conferiscono al dente un aumento della resistenza paragonabile al dente naturale.
• Conferiscono un colore naturale: essendo possibile stratificare la ceramica il risultato di un trattamento con faccette è identico ad un sorriso naturale.
• Preparazione minimale del dente: le faccette necessitano di spessori minimi per essere applicate
• Morfologia precisa
Svantaggi
• Tempo di trattamento prolungato: occorrono più sedute per portare a termine un trattamento con faccette dentali.
• Tecnica di esecuzione complicata
• Possibilità di modifica ridotte
• Irreversibilità del trattamento
La durata delle faccette dentali in ceramica dipende principalmente dalla resistenza del materiale scelto e dalla tecnica di applicazione. A differenza della resina composita, la ceramica è in grado di sopportare le forze in modo più efficace.
Negli ultimi anni la tecnologia che supporta le faccette dentali è migliorata notevolmente. Nella letteratura nazionale e internazionale è riportata una durata media di 10 anni.
La durata è influenzata anche da diversi altri fattori, oltre alla qualità della ceramica. Anche le migliori faccette non possono durare a lungo se il dentista non le applica con scrupolo. Se ci sono errori nel processo di progettazione e applicazione, la qualità della ceramica non può da sola garantire la durata. Allo stesso modo, le competenze dei tecnici di laboratorio che le fabbricano sono fondamentali, quindi devono essere costruite con precisione per adattarsi perfettamente ai denti interessati.
La qualità del cemento utilizzato è un fattore importante, da non essere sottovalutato durante il trattamento.
In pazienti bruxisti o che tendono a digrignare i denti è opportuno proteggere le faccette con appositi bite durante la notte.
Anche l’igiene orale è fondamentale. Se il dente a cui è applicata una faccetta sviluppa una carie, deve essere trattato prima che il processo carioso determini il fallimento dell’adesione con la faccetta stessa. Bisogna precisare che sono possibili in ogni caso piccole riparazioni. Pertanto, è necessario adottare uno scrupoloso regime di controlli periodici e pratiche di igiene orale adeguate.